Ispra ha messo a punto la bozza che raddoppia da tre a sei le tipologie di rifiuti secondo intensità e decadenza. Allarme dei fisici ambientalisti: “Si rischia di conferire le impurità nella categoria sbagliata”. Polemica sul mancato coinvolgimento dell’Istituto superiore di sanità: “La bozza? Inviata solo agli operatori del settore”

 

Continua a leggere dalla fonte: Il Fatto Quotidiano